martedì 7 ottobre 2014

Lettera a Barbara D'urso: la strumentalizzazione delle false tragedie.

Domenica ero a casa e, mentre facevo zapping, sono incappata nella trasmissione di Barbara D'urso, Domenica Live, incuriosita dal fatto che stesse raccontando in modo tragico la storia di Alessia Tedeschi, modella 23enne passata agli onori della cronica per aver avuto un incidente mentre era in barca con Elisabetta Canalis. (L'incidente le ha causato lo spappolamento della milza e diverse cicatrici sulla schiena a causa delle eliche che l'hanno investita). 
Questa è la mia risposta alla suddetta intervista. 

Cara Barbara D'urso, 
vorrei esprimere il mio profondo dissenso e la mia profonda indignazione a fronte della tua intervista, fatta ad Alessia Tedeschi nei giorni passati. Vedi cara Barbara, io ed Alessia siamo coetanee, e siamo state tutte due, ahimè, vittime di incidenti che in qualche modo ci hanno segnato la vita. La differenza è che io, dal mio incidente, ne sono uscita a 15 anni senza una gamba e con diverse conseguenze al piede che mi hanno salvato, Alessia (fortunatamente per lei) se l'è cavata con qualche cicatrice sul corpo. 
La cosa che mi fa più indignare, è che tu, hai portato Alessia in TV come simbolo di eroicità, di forza, una forza che in quel momento sembrava solo lei avesse, e tutto questo perché? Perché Alessia è obiettivamente molto bella, ha un passato e sicuramente anche un futuro da modella, e perché sul suo corpo statuario, Alessia porta qualche cicatrice. 
Io oggi, cara Barbara, vorrei dirti che i veri esempi sono altri, che io ho conosciuto e conosco giorno per giorno, i VERI eroi sono le persone che tutte le mattine si alzano, e che se anche non ne hanno voglia, si fanno forza e portano avanti un'intera giornata. Persone che tutte le mattine si svegliano e devono indossare una protesi, se no non camminano, persone che tutte le mattine si svegliano e devono sedersi su una sedia e dipendere da quella, sono persone che se potessero spaccherebbero il mondo perché sono state segnate da un destino infame, ma ti assicuro che sono le stesse persone che hanno una forza d'animo che supera qualunque barriera, sono persone che vanno a lavorare, che si arrabbiano se il posto disabili vicino al lavoro è occupato da qualche maleducato che gliel'ha occupato senza pensare alle difficoltà altrui, sono persone che si arrabbiano se la pedana dell'autobus si inceppa e di conseguenza li porta a fare ritardo a lavoro o in università e sono le stesse persone che nonostante tutte queste difficoltà, a fine giornata prendono il borsone e si vanno ad allenare, vanno a fare sport, vanno a sfogarsi in qualche piscina, palestra, pista d'atletica, campo da tennis, per inseguire un sogno, il proprio sogno. 
Un conto è raccontare una storia, fortunatamente finita bene, un conto è strumentalizzarla dicendo inoltre:"porta le sue cicatrici con tantissima dignità", perché vedi cara Barbara, conosco ragazze e ragazzi disabili belle/i tanto quanto Alessia, e sono le stesse persone che silenziosamente senza strumentalizzare le loro storie, senza mettersi in mostra facendo le vittime, portano avanti i loro sogni, con molte più cicatrici e difficoltà. 
La televisione sarebbe un ottimo mezzo di comunicazione, se venisse usato adeguatamente, perché cara Barbara, vedendo quell'intervista, a me personalmente è salita la rabbia, la rabbia per preferire la modella con le cicatrici che fa ascolti ad un disabile che vuole far conoscere al pubblico i propri sogni e vuol far valere i propri diritti, ma che evidentemente, così tanti ascolti non fa. 
Saluti

Alessandra 


2 commenti:

  1. Cara Alessandra, più o meno la penso come te. Alla ragazza è andata molto, ma molto bene, solitamente le eliche dei motoscafi.....uccidono. Meno male che lei ora sta bene. Detto questo, personalmente non guardo queste trasmissioni, non servono a nulla. Chi vuoi che invitino me che non sono nessuno a una trasmissione in tv? Sono solo un amputato per incidente che gli frega alla D'Urso. Eppure chi guarda le trasmissioni? Le persone normali e le esperienze nostre potrebbero essere di conforto o di aiuto, di stimolo a chi magari dopo una brutta esperienza non ha ancora quel coraggio che serve. La tv non è mondo per la gente normale, la tv è un mondo a parte, si sono fatti il loro mondo dorato e chi vuoi che invitino se non chi fa parte di quel mondo? Che se lo tengano il loro mondo....!!!

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