Ma a te, chi te lo fa fare? Le soddisfazioni.

Ciao bella gente, come state?? 

Manco da un po', come sempre, ma avevo altre mille cose in testa, che non sono mai riuscite a farmi venire l'ispirazione per la scrittura, sono stata FINALMENTE in vacanza come molti di voi avranno visto in quanto ho riempito Facebook di foto (e so che mi amate per questo!!!!), mi sono rilassata e finalmente sono pronta e carica per affrontare ciò che arriverà, e spero che sia migliore di questi ultimi mesi davvero pesanti. 

Ma torniamo a noi e al nostro blog, come vi dicevo, l'ispirazione per la scrittura non c'è stata fino a quando qualcuno, un po' di tempo fa mi ha fatto la fatidica domanda "Ale, ma a te chi te lo fa fare? Chi te lo fa fare di curare un blog, un gruppo, una pagina, insomma di stare dietro alle varie problematiche della gente??" 

Ecco, è una domanda che molteplici volte mi sono posta anche io, ma la risposta è sempre stata la stessa: a me, aiutare gli altri, fa stare bene. 

Purtroppo il mondo degli amputati, sta uscendo allo scoperto solo ora, ma è comunque un argomento delicato da trattare, perdere una parte anatomica del proprio corpo che possa essere una falange o un intero arto non è bello, e non è bello perché purtroppo viviamo in una società stereotipata, dove appena viene denotato un difetto, vieni osservato e compatito nei casi migliori e magari denigrato o deriso in quelli peggiori, quindi già la cosa dal punto di vista psicologico è abbastanza dura, se in più ci mettiamo il fatto che le istituzioni, in questi casi, ti abbandonano del tutto o quasi, la cosa diventa ancora più tragica. 

Lo faccio semplicemente perché ho perso un arto a 15 anni, e mi son trovata in un vortice di informazioni sbagliate che mi hanno di conseguenza mi hanno portato a prendere inizialmente delle strade sbagliate, ed è a causa di queste strade sbagliate che io magari non cammino benissimo come potrei (a causa di atteggiamenti utilizzati per troppo tempo con una protesi sbagliata), che io non ho rivendicato dei diritti che avrei potuto rivendicare e tutta una serie di altre cose, ed è per questo che io non voglio che le persone che si trovano catapultate in questo mondo, si ritrovino a percorrere le stesse strade sbagliate che da ignorante in materia (come tutti quelli che ne entrano a far parte in modo così traumatico) ti ritrovi a percorrere. 

Ma in realtà, non è solo una questione di informazione, la vera soddisfazione me la danno le persone che mi scrivono, amputati e non, ma in questo caso soprattutto amputati, che guardando le mie foto o guardando la forza e il coraggio che ci metto io nel fare le cose, si sentono spronati a fare allo stesso modo, con questo tengo a precisare che non voglio sentirmi la paladina degli amputati o chissà che cosa, però vorrei un paese, un'Italia in cui le persone non avessero paura di esporsi agli occhi della gente, che guarda magari per curiosità, o che, come mi è capitato in spiaggia guarda anche per farsi una risata (alla faccia loro!!!), e se grazie a me e al mio "coraggio", l'ho virgolettato perché per me non è coraggio ma è semplice naturalezza, anche altre persone si sentono spronate a fare ugualmente, io sono solo felice di portare avanti tutta la baracca, che in questi anni mi ha fatto e mi farà conoscere persone MERAVIGLIOSE, che mi ha a volte portato anche un po' di rabbia perché ovviamente non tutti possiamo avere lo stesso pensiero e quindi a volte ci si scontra, che mi ha portato ad avere le soddisfazioni che io mi prendo tutti i giorni, vedendo che il nostro mondo, quello di "NOI AMPUTATI", sta pian piano, conquistando il mondo. :) 

Ps. Vi ricordo che ho aperto anche la paginetta su Facebook, indi per cui, se non avete cliccato mi piace, fatelo subbbbbbito: https://www.facebook.com/noiamputatialecalz?fref=ts

Vi abbraccio tutti 

Ale