giovedì 5 giugno 2014

...Pensieri di inizio giugno...

Mi ritrovo qua,
a cercare di mettere giù dei concetti che penso da giorni, ma che probabilmente saranno difficili da scrivere... ma come al solito, io ci provo!
E' vero questo è un blog in cui parlo della malasanità, dei mille casini che molte volte ci troviamo ad affrontare in quanto amputati e di tutto ciò che concerne la mia vita, oggi invece, voglio toccare un punto un po' più delicato, quasi psicologico.
Sono dell'idea che la nostra vita, sia un dono prezioso, che spesse volte viene scombussolata da eventi che te la catapultano e che ti fanno vedere il mondo in un modo diverso, ed è ciò che è successo a me. Ho perso la gamba in un incidente da quale, se fossi caduta in modo diverso, o qualche cm più sotto, non ne sarei mai più uscita viva, è successo, ed avevo 15 anni, ed è stato lì che ho capito quanto è importante imparare a vivere. E' vero, il mondo è bello perché è vario, ma sarebbe bello se alle volte, ci fermassimo a pensare quanto siano davvero preziosi i minuti che viviamo, bisognerebbe cercare di viversi al 100% le emozioni che ci vengono regalate, sarebbe bello esser felici per un raggio di sole o per un sorriso scambiato con qualche sconosciuto per strada. E invece, molte volte, non è così. Siamo stati abituati con gli anni, a volere sempre di più, a non accontentarci mai di ciò che ci viene donato, se una persona ti sorride per strada, il collegamento ad un pensiero negativo è davvero breve, non siamo capaci di sfruttare i momenti e le occasioni. Sono circondata da persone che stanno cercando di fare a gara per arrivare poi chissà dove, sono circondata da persone che ti fanno dei gran sorrisi davanti, ma appena gli giri le spalle, sono pronti a criticare tutto ciò che fai o che dici.
Non è giusto, che dei ragazzi giovani, arrivano ad ammazzarsi poiché depressi a causa di coetanei superficiali, che giudicano solo l'apparenza e mai l'interiorità di una persona. Non è giusto che dei genitori ammazzino i figli o che dei figli ammazzino i genitori. Non è giusto che le persone si facciano problemi ad uscire di casa per paura di essere guardati o giudicati poichè portatori di protesi o perché costretti a vivere su una sedia a rotelle.
Mi piacerebbe vivere in un mondo dove le persone, dessero peso alle parole e ai gesti che compiono.
Mi piacerebbe che chi è stato meno fortunato non venisse additato da un mondo fin troppo stereotipato, perché diverso.
Mi piacerebbe che le persone avessero il coraggio di mandare a quel paese un passato non troppo felice per essere pronti ad affrontare un futuro che magari riserverà grandi soddisfazioni.
Mi piacerebbe vivere in un mondo più altruista e meno egoista.
Dicono che la depressione sia la malattia del secolo, facciamoci qualche domanda e diamoci qualche risposta.
Magari io continuerò a vivere nel mio mondo fatto di sogni, ma continuerò a vivere felice, a non fare di ogni cosa un dramma senza soluzione e a sorridere, a chiunque me ne dia la possibilità. :)

Vi abbraccio
Ale

1 commento:

  1. Io non so se continuerò a vivere felice. Sono a mio modo una persona amputata al momento e non perchè mi manchi un arto, o perchè soffra di chissà quale danno fisico. A volte si ammala l'anima, perchè un'anima sensibile ha bisogno di quello che dici tu e non si è sempre preparati a tutti i colpi. Vorrei vivere nello stesso mondo che sogni tu, ma in tutta onestà non riesco a dire di poter vivere felice e non perchè non sappia godere della bellezza dei miei figli (basta, non ho altro), ma perchè è giusto fare spazio anche al dolore quando si presenta forte intenso e senza senso. Ti abbraccio.

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