martedì 22 settembre 2015

Se potessi tornare indietro, cosa faresti?

Come sarebbe stata la tua vita se non avessi avuto l'incidente? 
Torneresti indietro senza vivere tutto ciò che hai vissuto in questi anni in cambio della tua gamba? 
Sono domande che mi sono state poste in questi mesi e domande che io spesso mi pongo, soprattutto in questo periodo, questo periodo che mi sta regalando tanti bei momenti, questo periodo in cui posso dire che sto davvero bene, questo periodo in cui mi sto godendo la mia vita al 100%. 
Mi viene da rispondere alla seconda domanda con una certa sicurezza,  mi sarebbe piaciuto e mi piacerebbe avere le mie gambe, sarei falsa a dire il contrario, prima di tutto perché comunque portare una protesi è una bella rottura di scatole, e metti e togli, e l'invaso non va bene, e un giorno è larga e un giorno è stretta ecc., per non parlare del trauma iniziale verso gli sguardi della gente, o magari la rottura di scatole che ho avuto in adolescenza quando ero obbligata a farmi portare a scuola, senza avere la possibilità di fare le bravate che si fanno in quell'età, ma con la stessa sicurezza posso dire no, indietro non ci tornerei, perché se tornassi indietro probabilmente non sarei la persona che sono ora, in questi 8 anni ho fatto molte più cose io di una persona che normalmente, non riesce a farle neanche nell'arco di tutta una vita, non mi sono mai privata di niente, non mi sono mai fatta bloccare dal fatto che io avessi una protesi, anzi, è, è stata e sarà una sfida continua, me stessa contro quelli che per gli altri possono essere dei limiti e che per me, invece, sono solo uno sprono a fare sempre di più e sempre meglio. 
In questi mesi ho viaggiato tanto e ho conosciuto tante nuove cose, tante nuove realtà, tante nuove persone, viaggiare fa bene all'anima, mi sento una persona diversa da quella che ero sei mesi fa, mi sento una persona nuova; ho parlato tanto e mi sono raccontata tanto, ho ascoltato le storie di altre persone, ho donato, ma soprattutto, ho ricevuto sorrisi, ho condiviso momenti di serietà e momenti di gioco, questo è perché viaggiare serve a crescere.  
Mi porto dietro una valigia di emozioni che hanno un valore inestimabile, e me le porterò sempre nel cuore, perché sono quel motivo che mi fanno dire "no, indietro non ci tornerei".
...E per rispondere alla prima domanda, io non lo so e non lo saprò mai come sarebbe stata la mia vita se non avessi avuto quell'incidente, ma so che probabilmente tutte queste meravigliose persone che ho conosciuto, tutte queste storie che custodisco come se fossero le mie, tutte queste meravigliose avventure, non le avrei mai vissute. 
E io davvero ringrazio ognuna di quelle persone che ho incrociato in questi mesi (disabili e non), perché è anche grazie a voi, se io son qua a scrivere questo pensiero, che vi dedico con tutto il cuore. :) 

Vi abbraccio, 
Ale. 

1 commento:

  1. Apprezzare ciò che si ha è una fonte immensa di ricchezza interiore..! Complimenti per la forza che hai dimostrato di avere! E in bocca al lupo!

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